Oggi è la ricorrenza dei morti, in una società proiettata nell'immortale, ormai è un' anti festa , un tabù tribale da nascondere.
Il primo morto che ho visto è stata mia madre, avevo 5 anni appena compiuti e ricordo tutto, dal letto di morte alla sepoltura. Mio padre è spirato tra le mie braccia e non ho mai avuto particolare remora a salutare per l'ultima volta un caro estinto.
La vita è questa ed è per questo che ogni giorno dobbiamo ricordarci che dobbiamo morire, così che la nostra giornata sia più bella, il sole sia dentro di noi e che ci possiamo regalare attimi di vita immensi .
Nessun commento:
Posta un commento