giovedì 15 ottobre 2015

Il posto di lavoro

Ho aperto questo blog da ormai un anno e ho scritto solo un post, diciamo che ci sto riflettendo ehehe..

Scrivere è un'arte, se non hai la voglia o l'ispirazione, tutto diventa mostruosamente difficile. In questo periodo la voglia è tornata e quindi ne approfitto subito , prima che torni il periodo di magra e non scrivo più per altri anni.
In questo blog voglio parlare , come si capisce dal titolo, dei luoghi in cui si vive tutti i giorni o in cui si è vissuto, si può affrontare l'argomento partendo da un ordine cronologico oppure di importanza se non addirittura dagli spunti giornalieri.Ecco, gli spunti giornalieri, il posto di lavoro è una miniera di spunti, di idee e soprattutto fonte di sarcasmo, noia e stress!!!


Lavorare da ormai 26 anni nello stesso posto, ambiente , con gli stessi colleghi, ti porta a cronicizzare comportamenti , abitudini e mostruosità varie. In questo post voglio raccontarvi quello che vedo tutti i santi giorni nel mio posto di lavoro. Un bel posto, diciamolo, ma anch'esso in balia della ripetitività dei vizi e abitudini umane.

Ok, sto indugiando troppo, siete ormai intrippati con la curiosità di sapere e sentirvi dire cose che vivete anche voi tutti i giorni anche se in posti diversi, vi racconterò non di episodi ma di una semplice fotografia di quello che ci attornia in una normalissima giornata di lavoro.

L'irritazione già inizia col suono della sveglia, interrompe i tuoi incubi e ti scaraventa verso il bagno, la macchina, il raccordo e il parcheggio. Parcheggio dove non trovi mai il posto che vuoi tu perché stranamente quel parcheggio strategico è ambito da quasi tutti gli altri colleghi, pare che sia l'unico esistente e se potessero ci metterebbero la striscia gialla a mo di parcheggio privato.

Gli uscieri sono le prime persone che si incontrano dopo il risveglio, non vorresti salutare perché ti senti ancora con la voce azzerata, l'alito notturno e sopratutto non li conosci!! Poi ti rincuori perché comunque loro ti snobbano e continuano a parlare di calcio, solo calcio e forse a volte di donne ; ovviamente donne legate al calcio.

Ed eccoci in cima alle scale a pochi metri dall'ingresso della sala dove ci si ritrova tutti prima di iniziare a lavorare, a due passi da quella miniera di spunti di cui dicevamo prima.Da dietro l'angolo già fai un primo censimento dei presenti contando il numero della categoria più odiata al mattino presto, gli urlatori.
Gli urlatori sono quelli che arrivano sempre carichi al lavoro, forse non dormono bene o devono dare prova della loro esistenza. Sono già a palla, endorfine al massimo, testosterone oltre la soglia, forse il problema è proprio questo, la notte non li aiuta a dare sfogo a tutto questo sistema linfatico che produce a vuoto !!

Contati gli urlatori si passa a quelli della rosticceria in casa, hanno gli abiti sempre intrisi di fumi e odori di cucina, anche se Natale dovrà arrivare tra qualche mese. Dal tipo di odore riesci a capire di che collega si tratta e con cosa ha cenato la sera prima.Tra le due categorie preferisco la seconda perché è più familiare, rassicurante , lascia una traccia quasi eterea mentre se ne va.

Arrivato davanti a tutti, salutati col classico "aho" , sai già che da quel tale ti sentirai dire la stessa frase banale della mattina scorsa, della settimana scorsa, del 1989 scorso.. la proprietà di linguaggio e la varietà di argomentazioni dei colleghi sono tra le cose più affascinanti che si possono avere in ufficio.
Chiudi l'argomento con un rassegnato; "e già!" e ti avvii verso la tua postazione con la speranza di fare pochi incontri perché sei già nauseato e ne hai abbastanza.

Invece incontri nell'ordine sparso chi ti chiede se sei smontante dalla notte per via della tua faccia assonnata, chi ti vuole già incastrare in lavorazioni sue, chi ti fa apprezzamenti vari sul tuo abbigliamento e soprattutto chi ti comincia a parlare da sempre con lo stesso schema di lavoro,sindacato,stipendio,figli, moglie. E tu mentalmente segui il suo discorso aspettando l'argomento successivo e già ,dentro di te, dici le sue parole che un momento dopo arrivano puntuali..ormai sei un preveggente.

Cavolo, non pensavo che fossero tante le cose da dire sul posto di lavoro, meglio dividere questo racconto allora in più parti, sennò vi stufate subito e non mi seguite più!!

Alla prossima allora, la stessa, sempre quella, da 26 anni a questa parte.

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